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lunedì 28 ottobre 2013

Mazzy Star





Una recente bizzarra intervista di un famoso mensile musicale mi ha fatto tornare in mente un gruppo che ascoltavo principalmente qualche anno fà, lasciandolo erroneamente nel dimenticatoio per ascoltare qualcosa di nuovo e "fresco".
Nell'intervista la notizia di un loro ritorno sulle scene mi ha fatto letteralmente "saltare sopra il divano" (riprendendo una famosa citazione motociclistica), anzi precisamente sopra la tazza, dato il legame profondo che ho tra il mio "momento intimo" e il suddetto mensile musicale!
Sto parlando dei Mazzy Star, gruppo rock alternative nato in California nel 1989 dal duo David Roback e Hope Sandoval, che  ritornano nella scena musicale internazionale dopo 17 anni con un nuovo album.
Una delle notizie più belle di quest'anno non poteva non far parte del mio blog, così ho deciso di ascoltarmelo in streaming qui e trattarlo in diretta parlando di questo fantastico gruppo che pochissima gente conosce.
Un riferimento importantissimo del genere indie/rock, questo gruppo nasce nei primi anni 80 nella Los Angeles dei club notturni alternativi e psichedelici dove fanno da padrone gruppi come i Rain Parade ( ex gruppo di Roback).
L'incontro tra i 2 avviene con l'espressiva richiesta di formare un gruppo tutto nuovo dopo aver sentito dei tape di Hope, ai tempi nel gruppo Going Home. La poco più che ventenne studentessa californiana ammaliava l'ascoltatore con la sua voce sensuale e profonda, raggiungendo estensioni molto toccanti riusciva ad "arrivare" con prepotenza anche senza melodia.
Il suo fascino raffinato e la sua presenza molto dark sul palcoscenico ha proiettato l'immagine di Nico dei Velvet Underground nel nuovo secolo (alla quale Hope viene spesso accostata), rendendola unica e inimitabile nel suo genere: la sua preferenza verso il lavoro in studio di registrazione rispetto al palco le ha donato quest'aria enigmatica e mistica fondamentale nella scena indie anni novanta.
Il DNA dei Mazzy Star è questo, l'atmosfera lounge/psichedelica da studio portata al successo dai testi della Sandoval, dalle chitarre nostalgiche di Roback e dalla melodica folk-pop che combattono il grunge americano anni 90 (Nirvana e Pearl Jam su tutti). Una generazione di musicisti si ritrova in camera a sognare ninna nanne dream pop per un decennio, la narcolessia si fà musica.

Nel Maggio del 1990 esce l'album di She Hangs Brightly, che inizialmente non riscuote un successo straordinario, ma evidenzia fin da subito il marchio del gruppo; i singoli Halah e Blue Flower non rientrano in nessuna classifica particolare ma marcano subito il genere che voglio occupare.

Il ritmo lento ma marcato trasporta l'ascoltatore, accompagnato dalla tenue ed erotica voce di Hope in un blues psichedelico molto particolare che proiettò questo gruppo in un genere musicale unico.
L'album viene descritto come un punto d'incontro tra l'acustic folk, il Delta blues, oneiric acid-rock e laconic lounge jazz perso tra una nebulosa di tintinii e sentieri pop celestiali.


Tre anni dopo So Tonight That I Might See ridefinisce il loro ruolo nel panorama internazionale, ancora con 2 singoli usciti, ma stavolta entrati in classifiche di rilievo. Di pari passo le vendite sono aumentate considerevolmente e il loro talento riconosciuto dal vasto pubblico.
I chiari riferimenti melodici ai Jefferson Airplane, ai Doors e ovviamente ai Velvet Underground, si accompagnano perfettamente alla voce fatata di Hope, ormai diventata l'icona dark della voce nostalgica per eccellenza. La malinconia e la quiete come rifugio individuale di fronte all'esplosione dei fenomeni di massa, egregiamente espressa in Fade into You, un piano soave e una melodia struggente per una delle più belle ballate del decennio.
I riff blues e l'acid rock fanno capolino nel disco per completare questa opera celestiale fatta di estasi indolenzite e svenimenti melodici, echi, riverberi, organo e assoli cambiano la psichedelia assordante e confusa degli anni 60 in un'estasiante, collassante e ammaliante nuova corrente.
Taylor Parke ha descritto così l'album : " se il rock & roll è morto, questo disco è la luna sulla sua tomba".

Il successivo Among My Swan (1996) con Flowers in December e Rhymes of an Hour continua l'esplorazione di questo percorso melodico e spirituale con minor successo rispetto al precedente. Atmosfere country, filastrocche mistiche delicate e richiami esotici si uniscono al crescente talento di Hope nello scrivere i testi, diventati più profondi e riflessivi. Sull'onda del successo la cantante diventa l'icona del rock alternativo, docile, leggero, penetrante e dissuadente inimitabile per stile e  caratteristiche: le risulta così facile e naturale materializzare il calore di melodie raffinate e mai stucchevoli che sembra riesca a fermare il tempo, l'ideale assoluto di una bellezza inossidabile.



Ma come tutte le belle storie, anche questa ha una fine (temporanea), infatti la cantante lascia il gruppo che ufficialmente non si è mai sciolto, ma si è solo ritirato.


Dopo anni di pausa e qualche arrangiamento se ne esce a sorpresa con un EP che è il progetto iniziale di Bavarian Fruit Bread nel 2002, prendendo parte alla sua iniziativa solista formando gli Warm Inventions. Gli arrangiamenti semplici ed eleganti, l'atmosfera noir e la malinconica Hope, rimandano alla mente vecchi suoni del decennio precedente, discostandosi in ritmi e caratteristiche ma conservando spirito e sensazioni.
Il suo cantato sempre unico è messo ancor più in risalto quando a sorpresa esce nel 2009 Through the Devil Softly, lavoro ""cucitole" letteralmente addosso.
Ormai la ragazzina talentuosa messicana è diventata una donna matura e autorevole, la voce chiara e tagliente accresce la malinconia distante che trasmette, lei stessa sembra sia distante in qualche teca di vetro e velluto, tra suoni preziosi ed eleganti gelosamente custoditi.

Fortunatamente il 24 Settembre abbiamo avuto la sorpresa tanto attesa e sperata, il nuovo album dei Mazzy Star, Seasons of your Day  uscito in sordina trapelando curiosità e stupore tra gli appassionati e balzando subito in vetta alle classifiche indie-rock inglesi.
La critica ed il pubblico lo ha accolto positivamente, sopratutto per il clamoroso ritorno della band nella formazione originale che mancava da diversi anni: personalmente ha soddisfatto le mie aspettative, riportandomi indietro queste fantastiche melodie astratte che nessun altro gruppo negli ultimi 20 anni ha saputo regalarmi e lo consiglio a chiunque vuole perdersi un'ora tra le note vocali di questa splendida cantante che ti fà perdere il senso della realtà.
Idealmente mi immagino perso tra queste sonorità, circondato dalle coperte immerse nel divano con un bicchiere di vino in mano, o forse mi trovo già così, non so..









Giuliao






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