Ci stiamo catapultando nuovamente nel periodo più "dark" e misterioso della band irlandese andando a scovare piccoli capolavori nel sottovalutato album "The Million Dollar Hotel", colonna sonora dell'omonimo film di Wenders uscito nel Marzo del 2000.
Ho cercato di introdurre questo bellissimo disco nell' articolo relativo alla B-side per eccellenza di quel periodo (The Ground Beneath Her Feet ), potendo così condividere l'assoluta qualità dei testi e delle melodie delle tracce presenti.
Possiamo "nuotare" per tutto l'album tra capolavori inediti (Stateless, Never Let Me Go), brani riproposti da un recente passato (The First Time - periodo Zooropa) e cover (Satellite of love e Anarchy in the USA).
Per l'occasione alcuni musicisti, talvolta gli attori stessi, parteciparono alla loro realizzazione con l'acronimo di "The Million Dollar Hotel Band" chiaramente sotto l'autorevole guida di Brian Eno, Flood e Daniel Lanois. Proprio di quest'ultimo, il produttore canadese, andremo ad esaminare una traccia in particolare scritta e composta insieme a Bono, "Falling at Your Feet". Questa piccola perla rara è uno dei miei brani preferiti dell'intera discografia della band irlandese, sembrando ripetitiva, rilassante, a tratti dolce-amara, è uno dei momenti musicalmente più elevati di tutta la discografia della band. La posso collocare facilmente nel periodo post-Zooropa, le sue sonorità vellutate e avvolgenti mi ricordano Dirty Day e Your Blue Room, le tonalità basse del cantante mi regalano un filo conduttore con If You Wear That Velvet Dress, il dolce falsetto in entrata e la potenza vocale nel finale mi danno l'idea che non sia stata registrata cosi a ridosso dell'uscita dell'album. Il testo, vero strumento della traccia, con i suoi versi e le sue ripetizioni lo avvicino in pieno al periodo Passengers, successivo al vortice di successo ed emozioni dello ZooTv Tour.
Il fatto che sia stata inserita nel semi-sconosciuto album di colonne sonore e in un secondo momento nell'album Shine del produttore canadese nel 2003 (3 anni dopo), mi trasmette quel senso di liberazione, quella voglia di pubblicare, far conoscere, rendere partecipe il destinatario ultimo di queste strofe a tutti i costi. La traccia di per sé è una mosca su un muro completamente bianco nell'album di Lanois, il suo genere è completamente diverso da questa melodia noir e malinconica che stiamo analizzando. Credo che questo "messaggio" sia stato scritto e appositamente collocato lì tra le colonne sonore, in seguito veicolato dall'artista e co-compositore canadese, forse rivelando qualcosa di più che un semplice passaggio o una prima lettura del testo vogliono far credere.
Cercando di interpretare questo significato "nascosto" e collegando tutti i punti sopra elencati, mi piace pensare che i versi di questa traccia parlino di una serie di situazioni quanto più variegate e sconnesse tra di loro, come se fossero un elenco per tante persone contemporaneamente. Ma allo stesso tempo le associo a tutti quei casi che un singolo individuo può o deve affrontare nell'arco di una vita, le difficoltà, le necessità, i momenti che segnano un uomo sotto forma di metafore ben introdotte dalla parola "Every". Questa fondamentale ripetizione prima di ogni verso esprime la totalità del concetto espresso appena dopo, ogni momento, ogni situazione che può presentarsi più volte nella stessa vita, ognuno di questi casi elencati con una maestria disarmante, è racchiuso, dipendente, vincolato, legato. Il lungo elenco di questi avvenimenti è strettamente collegato alla volontà di una persona, la stessa per cui si cade, Falling at Your Feet (link per ascoltare il brano).
Ci sono diverse versioni di questa traccia, l'originale (che andremo a trattare) con Bono che accompagna parlando fin dai primi versi il produttore canadese, mentre il brano che troviamo all'interno dell'album Shine è appositamente ridotta di qualche paragrafo, con l'entrata del cantante solo in un secondo momento: quasi a dare maggiore importanza ai versi significativi e a "mascherare" le intenzioni con il cantato del solo Lanois.
Every chip from every cup
Every promise given up
Every reason that's not enough
Is falling, falling at your feet…
Every promise given up
Every reason that's not enough
Is falling, falling at your feet…
Every band elastic limit
Every race when there's nothing in it
Every winner that has lost their ticket
Is falling, falling at your feet…
I've come crawling, falling at your feet…
Every race when there's nothing in it
Every winner that has lost their ticket
Is falling, falling at your feet…
I've come crawling, falling at your feet…
Ogni scheggia da ogni tazza
Ogni promessa disattesa
Ogni ragione che non è sufficiente
Sta cadendo, cadendo ai tuoi piedi…
Ogni promessa disattesa
Ogni ragione che non è sufficiente
Sta cadendo, cadendo ai tuoi piedi…
Ogni limite di un elastico
Ogni gara quando non ha motivo di esistere
Ogni vincitore che ha perso il suo biglietto
Sta cadendo, cadendo ai tuoi piedi…
Sono venuto strisciando, cadendo ai tuoi piedi…
Ogni gara quando non ha motivo di esistere
Ogni vincitore che ha perso il suo biglietto
Sta cadendo, cadendo ai tuoi piedi…
Sono venuto strisciando, cadendo ai tuoi piedi…
Dopo una piccola intro melodica parte la prima strofa con l'elenco delle cose che stanno cadendo ai suoi piedi, le ragioni che non riescono a giustificare, le promesse non mantenute, l'elastico coi suoi limiti che sta per spezzarsi. Ognuno di noi può ritrovarsi in queste situazioni metaforicamente parlando. Curioso il fatto che "is falling" e "I've come crawling" siano dette unicamente da bono durante il verso, come se parlasse in primissima persona.
Everyone who needs a friend
Every life that has no end
Every knee not ready to bend
Is falling, falling at your feet
I've come crawling
now I'm falling at your feet…
Every life that has no end
Every knee not ready to bend
Is falling, falling at your feet
I've come crawling
now I'm falling at your feet…
All fall down…
All the manic days
The faces that you pull
All the x-rays not under your control
The graffiti rolling down off of your tongue
And the compromise you make for someone…
All the manic days
The faces that you pull
All the x-rays not under your control
The graffiti rolling down off of your tongue
And the compromise you make for someone…
Chiunque abbia bisogno di un amico
Ogni vita che non ha fine
Ogni ginocchio non pronto a piegarsi
Sta cadendo, cadendo ai tuoi piedi
Sono venuto strisciando
ora sto cadendo ai tuoi piedi…
Ogni vita che non ha fine
Ogni ginocchio non pronto a piegarsi
Sta cadendo, cadendo ai tuoi piedi
Sono venuto strisciando
ora sto cadendo ai tuoi piedi…
Tutto cade giù…
Tutti i giorni da maniaco
Le facce che sfoderi
Tutti i raggi x che non sono sotto il tuo controllo
Il graffito che si srotola dalla tua lingua
Ed il compromesso che fai per qualcuno..
Tutti i giorni da maniaco
Le facce che sfoderi
Tutti i raggi x che non sono sotto il tuo controllo
Il graffito che si srotola dalla tua lingua
Ed il compromesso che fai per qualcuno..
Continua l'elenco dei momenti propri di una vita, quando hai bisogno di qualcuno, quando non vuoi arrenderti, tutto cade giù arrivando al primo ritornello con la seconda voce di Lenois che ripete unicamente All Fall Down mentre Bono, come se parlasse in prima persona quasi sottovoce all'interessata, gli confida quasi segretamente cosa sta cadendo, metafore talmente sottili e affilate che sembrano collegarsi direttamente a fatti realmente accaduti, quando stai parlando all'altra persona sapendo perfettamente che capirà a cosa ti stai riferendo, collegando la situazione vissuta insieme.
Non c'è equivoco, non c'è margine d'errore, troppo preciso e diretto, esprimerlo quasi sottovoce è il tocco geniale che evidenzia tutto questo.
Every teenage with acne
Every face that's spoiled by beauty
Every adult tamed by duty
Are all falling at your feet…
Every face that's spoiled by beauty
Every adult tamed by duty
Are all falling at your feet…
Every foot in every face
Every cop stop that finds the grace
Every prisoner in the Maze
Every hand that needs an ace
Is falling, falling at your feet
I've come crawling
now I'm falling at your feet…
Every cop stop that finds the grace
Every prisoner in the Maze
Every hand that needs an ace
Is falling, falling at your feet
I've come crawling
now I'm falling at your feet…
All fall down…
All the books you never read
Just started
All the meals you rushed
And never tasted…
All the books you never read
Just started
All the meals you rushed
And never tasted…
Ogni adolescente con l'acne
Ogni faccia che è sciupata dalla bellezza
Ogni adulto sottomesso dall'obbligo
Stanno cadendo ai tuoi piedi…
Ogni faccia che è sciupata dalla bellezza
Ogni adulto sottomesso dall'obbligo
Stanno cadendo ai tuoi piedi…
Ogni piede su ogni faccia
Ogni fermo del poliziotto che trova la grazia
Ogni prigioniero nel Labirinto
Ogni mano che ha bisogno di un asso
Sta cadendo, cadendo ai tuoi piedi…
Sono venuto strisciando,
ora sto cadendo ai tuoi piedi…
Ogni fermo del poliziotto che trova la grazia
Ogni prigioniero nel Labirinto
Ogni mano che ha bisogno di un asso
Sta cadendo, cadendo ai tuoi piedi…
Sono venuto strisciando,
ora sto cadendo ai tuoi piedi…
Tutto cade giù…
Tutti i libri che non hai mai letto
Solo iniziato
Tutti i pasti che hai trangugiato
E mai gustato…
Tutti i libri che non hai mai letto
Solo iniziato
Tutti i pasti che hai trangugiato
E mai gustato…
Stesso iter precedente, continua il susseguirsi dei vari momenti collegandoli agli step della crescita personale, l'adolescenza, la maturità, gli obblighi, le imposizioni, la grazia, le situazioni senza via d'uscita. Tutti noi siamo soggetti a questi casi, tutto è vincolato sempre più prepotentemente al fatto che sta cadendo sotto ai suoi piedi, ora la tonalità si alza quel poco per rendere più significativi i casi, quasi aumentando la portata delle parole appena cantate. Il secondo piccolo ritornello è un capolavoro d'intenzioni, il messaggio espresso è sempre diretto a lei, rimproverando tutto ciò che ha solo assaggiato ma mai gustato, tutto ciò che ha iniziato ma mai finito, Bono lo rende "reale" cantando stavolta a pieno regime alzando il tono come se fosse davvero qualcosa su cui recriminare per poi concludere immediatamente, come se l'ascoltatore, ora appagato perché sente il cantato, rimanesse subito deluso dalla brevità del ritornello.
Every eye closed by a bruise
Every player who just can't lose
Every pop star hurling abuse
Every drunk back on the booze
All falling at your feet
all falling at your feet…
Every player who just can't lose
Every pop star hurling abuse
Every drunk back on the booze
All falling at your feet
all falling at your feet…
All fall down…
All the information
All the big ideas
All the radio waves
On electronic seas
How to navigate
How to simply be
Don't know when to wait
Explain simplicity
In whom shall I trust?
How might I be still?
Teach me to surrender
Not my will, thy will…
All the information
All the big ideas
All the radio waves
On electronic seas
How to navigate
How to simply be
Don't know when to wait
Explain simplicity
In whom shall I trust?
How might I be still?
Teach me to surrender
Not my will, thy will…
Ogni occhio chiuso da una ferita
Ogni giocatore che non può proprio perdere
Ogni assalto esagerato ad una popstar
Ogni alcolizzato che si ubriaca di nuovo
Tutti cadono ai tuoi piedi
tutti cadono ai tuoi piedi…
Ogni giocatore che non può proprio perdere
Ogni assalto esagerato ad una popstar
Ogni alcolizzato che si ubriaca di nuovo
Tutti cadono ai tuoi piedi
tutti cadono ai tuoi piedi…
Tutto cade giù …
Tutte le informazioni
Tutte le grandi idee
Tutte le onde radio
Su mari elettronici
Come navigare
Come semplicemente esistere
Non so quando aspettare
Spiegare semplicità
in chi posso credere?
Come posso stare in pace?
Insegnami ad arrendermi
Non al mio volere, al tuo volere
Tutte le informazioni
Tutte le grandi idee
Tutte le onde radio
Su mari elettronici
Come navigare
Come semplicemente esistere
Non so quando aspettare
Spiegare semplicità
in chi posso credere?
Come posso stare in pace?
Insegnami ad arrendermi
Non al mio volere, al tuo volere
Cambio di tonalità introdotto dal falsetto, ci stiamo preparando all'autore che "spara" fuori tutto ciò che ha dentro, tutte le ferite durante una battaglia che non può proprio perdere, tutto ciò che non è giusto e pur non essendolo si ripete, tutto cade ai suoi piedi. L'ultimo pezzo interamente cantato racchiude tutto ciò che lo circonda, che lui ritiene necessario per sé, per tutti. Come può navigare, continuare o più semplicemente esistere se non sa a cosa credere. Ha elencato moltissime situazioni nei modi più disparati ma come può spiegare che il fatto stesso di esistere (spiegare semplicità) è vincolato come tutte le altre. Tutto cade ai suoi piedi e desidera solo stare in pace, le chiede di insegnargli ad arrendersi a tutto questo esprimendolo con più veemenza e dolore possibile, senza combatterlo, senza l'elenco di tutto ciò che è rimasto. Il fatto che ognuno di noi si possa immedesimare nelle molteplici figure descritte durante le strofe è chiaramente voluto, come ipotetico percorso naturale dell'esistenza di un individuo in tutte le sue forme. La "richiesta" finale quasi disperata della resa al suo volere è la conclusione necessaria per tutte quelle situazioni che sono vincolate a lei, combattere caparbiamente ha creato tutto ciò, "Teach me to surrender" , non c'è alternativa. La disarmante presa di coscienza nell'arrendersi al suo volere, senza imposizioni, assecondando e seguendo il corso degli eventi, la forma più pura di consapevolezza nell'amare in maniera totalitaria impreziosita dall'abbassamento del tono vocale nel finale, dopo le urla di disperazione e rabbia. Una ballata dolce amara semplice e assurdamente complessa allo stesso tempo.
Si può interpretare in diversi modi questo brano ma mi piace pensare che ha un destinatario, in aggiunta con le melodie così lontane dai ritmi dell'album coetaneo, le liriche così dirette e sottili, il fatto di volerlo ripubblicare nell'album di Lanois 3 anni dopo quasi nascondendosi e "apparire" nel finale di canzone, la profondità dei concetti espressi, presentarla dal vivo una sola volta con Bono a Londra la notte di Halloween... Troppi semplici puntini da collegare per dargli un significato alternativo all'interno dell'album più cupo e sottovalutato degli U2.

