Ok ragazzi siamo alla mia seconda recensione in pochi giorni, la voglia di scrivere è parecchia a dir la verità, quindi ne approfitto.
Prendiamo in esame il nuovo disco dei MUSE, uscito il 1° Ottobre e registrato tra Londra e Malibù, The 2nd Law è il loro sesto album in studio e viene presentato al pubblico a distanza di poco più di 3 anni dal precedente The Resistance.
Matthew Bellamy e soci sono in tour oramai da Agosto e toccheranno la penisola italiana a Novembre, il 16 a Bologna e il 17 a Pesaro con un bel sold out in quasi tutte le date.
Ma bando alle ciance!!
Tracklist
- Supremacy – 4:55
- Madness – 4:40
- Panic Station – 3:04
- Prelude – 0:58
- Survival – 4:17
- Follow Me – 3:51
- Animals – 4:23
- Explorers – 5:47
- Big Freeze – 4:40
- Save Me – 5:09
- Liquid State – 3:03
- The 2nd Law: Unsustainable – 3:48
- The 2nd Law: Isolated System – 5:00
Partiamo innanzitutto dalla copertina, che non è nient'altro che la mappatura al neon dei circuiti del nostro cervello, un'idea originale a mio avviso che produce un ottimo effetto visivo capace di creare una buona icona/brand per probabili gadget senza inventarsi chissà cosa.
L'atmosfera è di trepida e snervante attesa poiché la nuova strada intrapresa nell'album precedente ha portato i frutti sperati, con sonorità che spaziano dalla musica elettronica alla musica orchestrale con un marcato inserimento del pianoforte (tratto distintivo oramai degli ultimi lavori della band), possiamo dire che l'ascoltatore che ha apprezzato appieno The Resistance troverà qui una buona continuità di stesura e melodie.
Le parti vocali di Bellamy onorano alla perfezione quella "plus valenza" datagli nei primissimi album della band sopratutto nella ballata Explorers che rimanda l'orecchio al passato, rimanda anche troppo a qualcosa di già sentito, ma nonostante tutto forse la migliore traccia dell'intero album; il che dice tutto. Infatti durante le registrazioni han sempre affermato di aver preso una fortissima ispirazione dai loro idoli passati ( Queen, U2, Led ecc) ma forse, approfittando quà e là, in troppe tracce si tratta di qualcosa di veramente a ridosso delle creazioni dei sopracitati.
Follow Me e Big Freeze per esempio, sono rivisitazioni di brani "U2istici", troppo vicini alla band irlandese per non stuzzicare un attento ascoltatore, sopratutto se fan dei 4 di Dublino. Questo non denota che si trattino di tracce di basso livello, anzi, sopratutto la sesta track rimanda la memoria agli anni 80 ed è un crescendo d'intensità fino ad arrivare ad un bellissimo scorcio nel finale.
Riusciamo a trovare ottimi giudizi pure su Animals, traccia che io vedo davvero vicina all'album Absolution, il mio preferito in assoluto, rimarcando il loro lato "space/alternative rock" a mio avviso; davvero interessante l'assolo anche se mi dà una piccola idea di incompiutezza.
Di palo in frasca tocchiamo pure l'inno alle ultime olimpiadi londinesi con il brano Survival, dove possiamo accarezzare con mano tutta la pomposità del gruppo, onestamente parlando, a loro discapito. Troppo, veramente troppo rimanda a Freddie Mercury e soci, con la differenza che a loro riuscì decisamente meglio. Una Innuendo che ha quasi funzionato come colonna dei giochi ma che non potrà dare altro, ricordando i fantasmi di The Resistance; senza vergogna per me è un brano da skippare a piedi pari, se non altro per una quasi mancanza di rispetto nella "non originalità" del brano.
Non voglio nemmeno trattare Panic Station che non è nient'altro che una Another one bites the dust sempre dei Queen, sicuramente sarà un brano molto apprezzato in versione live data la propensione allo scatenarsi per il famoso "giro di basso", ma la cosa di per sè lascia un pò di amaro in bocca lo stesso.
Il singolo d'uscita dell'album, Madness divide i fan (un pò come tutto l'album), ma merita più di un ascolto e qualcuno potrebbe trovarlo discreto, orecchiabile e tra le parti da salvare del disco.
La first track Supremacy evidenzia i tratti somatici degli ultimi periodi della band, che a me non piacciono nemmeno un pò. Tutto riporta alla teatralità e al cinema, tanto è vero che il brano non è stato arruolato per la colonna sonora del nuovo 007, obiettivo numero uno della traccia. Magari possono aspettare il nuovo film di Batman o Hulk, sicuramente avrebbero delle occasioni....
Una bella parentesi la merita Chris Wolsthenoholme, bassista della band, che dopo un brutto periodo di disintossicazione ha composto e cantato Save Me e Liquid State.
Le ultime 2 tracce dell'album rappresentano la sperimentazione per un "misconosciuto" obiettivo della band, con una traccia dub step la prima e orchestrale la seconda, quasi a creare atmosfere per film o cortometraggi credo, ma sinceramente sono brani fini a se stessi.
Cosa dire, MAH; forse queste 3 lettere racchiudono appieno il mio pensiero ed è la conclusione più giusta per un disco così. Da una band del loro livello ci si aspetta ben altro a prescindere, pur captando l'oggettiva propensione di diventare una live band da stadio, un album in studio che doveva gridare al capolavoro, si è rivelato davvero mediocre a mio avviso. Ci voleva davvero poco a migliorare il predecessore The Resistance ma con The 2nd law lo sfiorano veramente di poco, pur ammettendo che la resa live di alcuni brani sarebbe notevole, non trovo un valido motivo per superare la decina di ascolti, manca un filo logico tra le tracce, ognuna diversa dalle altre senza creare nessun collegamento, manca una hit che porti in spalla l'intero album e che unisca il pubblico all'unisono.
I giudizi e le varie opinioni sul web dividono i fan e io sono tra quelli che ne parlano in negativo. Non mi piace il marcato riprendere ( che ultimamente si chiama "ispirarsi") sonorità e melodie di altri gruppi, veramente un passo falso molto grave, non mi piacciono le atmosfere da film e colonne sonore varie, non me ne vorranno le ammiratrici della saga dei vampiri in generale, ma hanno stancato non rendendo giustizia alle loro qualità come band. Tutto ciò non implica che non vorrei andare a vederli in concerto, magari sperando facciano qualche pezzo dei bei tempi andati..
ecco a voi l'album tutto da ascoltare
Giuliao
ecco a voi l'album tutto da ascoltare
Giuliao

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