" Non mi dire quanto sei educato e colto, dimmi quanto hai viaggiato" Maometto
La citazione descrive perfettamente ciò che ci lascia, ciò che trasmette, le sensazioni e i profumi che riportiamo a casa dopo un viaggio. Sono i viaggi che fanno le persone, è proprio vero.
Ho avuto la fortuna di fare una piccola vacanza con la mia compagna in questi giorni nella bellissima Edimburgo, capitale della Scozia. Una terra bagnata da cima a fondo da una storia profonda che negli anni ha delineato una popolazione calda e autoritaria, tra castelli e laghi che "rompono" le linee montuose all'orizzonte.
Molte personalità celebri sono legate ad Edimburgo (considerata una ricca fonte d'ispirazione letteraria e soprannominata "l'Atene del Nord") quali Arthur Conan Doyle (creatore di Sherlok Holmes), Sean Connery, Walter Scott, Robert Stevenson, Ian Rankin, KT Tunstall, J.K. Rowling e Mark Knopfler.
La musica nella loro cultura ha giocato un ruolo molto importante nella storia popolare, generando l'immagine caratteristica che conosciamo oggi dello strumento nazionale, la cornamusa.
La cornamusa scozzese è un aerofono a serbatoio di cui abbiamo le prime testimonianze di un suo utilizzo già nel I sec. d.c. ma la sua diffusione avviene nel pieno periodo medievale, è lì infatti che menestrelli e cantastorie intrattennero il pubblico con questo particolare strumento.
Le note prolungate e il suono continuo genera delle sensazioni primordiali, essenziali e molto profonde; venne addirittura considerato uno strumento di guerra per la carica e il coraggio trasmesso alle truppe prima e durante la battaglia.
Tutto ciò ha portato alla creazione di rami musicali ben distinguibili come la musica celtica che ha fondato generi come il folk, ben introdotto nella musica popolare scozzese.

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