"Yeah, the Garage was like... It was like a sanctuary! The Garage was, it was... were there you heard the best music, you just danced with the best dancers. Even if you couldn't dance you got better. It was THE trendiest place. It was THE trendsetter, I mean, what happened in there definitely set the piece for everybody. I mean, Calvin Kline would come, everyone would come there and it was just incredible. It's almost indescribable, walking up that runway and walking up the hill and hearing the music... You know, the way Larry played it, it was, it was just something that would never be again. I would love to see it, but it's just something that's... that's almost like - perfect" Kenton Nix, compositore e produttore
"Yeah. Larry was my sweetheart. He was wonderful. He and I were very close, we talked a lot. Especially in the last days he shared a lot with me. And he did a good job on my career and on my voice with the music that he mixed and remixed." Jocelyn Brown
Paradise Garage was my home. Everybody know... I worked the Paradise Garage before Larry Levan was even there... I worked the Paradise Garage when they didn't even have a stage. When I worked the Paradise Garage they had tables for me to stand on. Seriously they had tables and... they grew and they grew and they grew... I worked there at least 5 to 6 times a year. So that was like home for me. Nothing can compare to the Paradise Garage. NOTHING!" Loleatta Holloway
Nel settembre del 1977 al numero 84 di King Street a New York nacque uno dei club più influenti e importanti nella storia della disco music, uno dei "padri" dei locali notturni odierni.
Il Paradise Garage aprì i battenti ufficialmente nel Febbraio del 1978, situato al secondo piano di quello che era un garage dello stabilimento dell'epoca. Nello stesso locale pochi anni prima vi fù uno sfortunato tentativo chiamato "Chameleon" che durò pochi mesi. Sulla cresta dell'onda di locali come il Loft o lo Studio 54 ( per citare i più famosi), il proprietario Michael Brody creò un modello notturno generazionale che ispirò e tracciò le basi per qualsiasi locale futuro.
Lasciati oramai gli strascichi del rock dei primi anni 70, i giovani americani avevano bisogno di qualcosa di diverso, meno maturo magari, ma più emotivo per certi aspetti. La voglia di scatenarsi "liberandosi" da tutto ciò che ti circonda per una notte, divenne la priorità assoluta; tendono a venir meno le differenze razziali, le preferenze sessuali, il ceto sociale. Il DJ univa ciò che il giorno divideva, il lavoro, la professione, la nazione, il conto in banca. L'avvento di luoghi cult nell'era "pre-febbre del sabato sera" diede la spinta che serviva per la nascita di un movimento che ha caratterizzato una generazione, mise in risalto moltissime etichette musicali pubblicizzando le proprie produzioni, rappresentò un trampolino di lancio per moltissimi artisti grazie alle loro apparizioni live nei locali. Dal 1978 al 1987 nello stato newyorkese quando scendeva la sera esistevano 2 sole lettere, Paradise Garage.
Punto di riferimento della culture club nera, il garage fù un locale esclusivo per i soli membri del club, non vi erano alcolici all'interno, tuttavia l'uso e abuso di acidi era d'obbligo. La membership card era molto esclusiva e gli iscritti ricevevano l'invito con la quale entrare direttamente a casa.
L'attrazione principale del garage divenne ben presto il resident DJ Larry Levan, capostipite del genere garage-house, fautore di molti successi disco-house di quel decennio, producendo e mixando decine di dischi. Si parla di un picco di vendite nell'area newyorkese dei vinili che suonavano al "garage", tutti volevano riascoltare ciò che Larry proponeva nel locale, le etichette West End Records, Salsoul Records, Prelude Records, Atlantic Records ecc.. conobbero momenti di splendore mai più rivisti.
Stesso discorso per l'impianto luci, invidiato e osannato nell'atmosfera locale era in grado di riprodurre le bellissime arti grafiche creando un'atmosfera unica, chiudendo un cerchio audio-visivo che non aveva pari.
Le moltissime serate del locale erano caratterizzate dalla presenza degli artisti che si esibivano di fronte al pubblico, ma molti venivano solo come ospiti per partecipare alla serata; fece una delle sue prime apparizioni Madonna che vi filmò il video per la canzone Everybody.
Si esibirono artisti del calibro di Jocelyn Brown, Chaka Khan, Natalie Cole, Marshall Jefferson, Samantha Fox, Taana Gardner, Gloria Gaynor, Gwen Guthrie, Loleatta Holloway, Whitney Houston, Grace Jones, Patty LaBelle, Cindy Lauper, Hugh Masakela ecc ecc..
Larry, oltre ad essere un DJ fenomenale, era produttore di alcune tracce da lui stesso composte, oltre a mixare e remixare brani che sono rimasti impressi nella mente di ogni appassionato del genere.
La scena Underground dell'epoca aveva un'attrazione tale da farne un vero e proprio stile di vita, ragazzini che scappavano di casa per partecipare alle serate, code interminabili per poter sentire la musica dall'esterno del locale, persone che non sono state più in grado di reintegrarsi con la musica a venire..
Ho incontrato questo "mondo" per caso, grazie (ancora una volta) ad un amico; da allora è cresciuta in me una curiosità ed una passione travolgente nel sentire i racconti, le interviste e le citazioni che descrivevano quelle serate magiche, quelle atmosfere travolgenti.
E' sempre difficile percorrere un sentiero a ritroso, sopratutto quando si tratta di argomenti così lontani dal nostro quotidiano, così estremi, così complessi ma allo stesso tempo semplici. Quando si parla di emozioni tutto passa in secondo piano e diventa facile. L'effetto che poteva provocarmi quel locale, quell'atmosfera, quella situazione non potrò mai provarlo, ma posso ripercorrere la loro storia, posso informarmi e sopratutto posso ascoltare quella musica, così che io possa emozionarmi come e quanto loro.
Con questo presupposto metto una piccola playlist con le prime che mi vengono in mente per chi è desideroso di conoscere i pionieri di una musica che tanti osannano (improbabili DJ odierni che cercano di proporla), ma pochi comprendono e apprezzano.
- Bumble bee Unlimited " Lady Bug"
- Ashford & Simpson "Bourgie bourgie"
- Jermaine Jackson "Erucu"
- Munich Machine "Get on the funk train"
- Damon Harris "It's Music"
- Bunny Sigler "By the way you dance (I never knew it was you)"
- Taana Gardner "Heartbeat"
- Loose Joints "Is It All Over My Face"
- Taana Gardner "When You Touch Me"
- New York City Peech Boys "Don't Make Me Wait"
- David Joseph "You Can't Hide Your Love"
- Inner Life "Ain't No Mountain High Enough"
- Sparkle "Handsome Man"
- Gwen Guthrie "Peanut Butter"
- First Choice "Dr love"
- Karen Young "Hot Shots"
- Thelma Houston "Don't leave this way"
- Martin Circus "Disco Circus"
- Aleem "Release Yourself"
- Rufus & Chaka Khan "Any Love"
- Liz Torres "Can't Get Enough"
- Jamaica Girls "Need Somebody New"
- Lucio Battisti "Il Veliero" (Chaplin Band version)
- Candido "Jingo"
- Loleatta Holloway "Love Sensation"
Per approfondire il tema consiglio il DVD di "Maestro", documentario che tratta dell'argomento in maniera più ampia descrivendo la nascita della culture club; il libro Love saves the day di Tim Lawrence, My life and the Paradise Garage :Keep on dancin di Mel Cheren e Last night a DJ saved my life di Brewster e Broughton.
Giuliao





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