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mercoledì 7 novembre 2012

Aerosmith - Music from another dimension

La grandissima curiosità di un quindicenne mi porta a recensire il nuovissimo album degli Aerosmith, la band statunitense con più di 150 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, 5 sessantenni che brillano rock & blues da tutte le rughe, con uno dei cantanti più caratteristici e inconfondibili di tutti i tempi, Steven Tyler.



Data uscita : 6 Novembre 2012
Etichetta : Columbia Records
Produttore : Jack Douglas, Steven Tyler, Joe Perry
Voto : 8

Tracklist:

1. Luv XXX
2. Oh Yeah
3. Beautiful
4. Tell Me
5. Out Go The Lights
6. Legendary Child
7. What Could Have Been Love
8. Street Jesus
9. Can't Stop Loving You
10. Lover Alot
11. We All Fall Down
12. Freedom Fighter 
13. Closer
14. Something
15. Another Last Goodbye

Music From Another Dimension è il titolo della loro ultima fatica, e lasciatemelo dire, era pure ora! Dopo ben 11 anni ( Just Push Play, 2001) riemergono dal silenzio (musicale) con 15 brani inediti pieni di energia e freschezza. La copertina rimanda ai fumetti old school ed è molto simpatica a parer mio, un ottimo schizzo di Casey Tebo e una buona alternativa alle solite foto di gruppo da liceali.
Il primo dato che balza all'occhio è il cospicuo numero di tracce, ben 15 a sottolineare da una parte la voglia di comporre e suonare ( di tempo ne hanno avuto eh!), dall'altra la completa spensieratezza nel lasciarle tutte, senza tagliarne nessuna, senza b-side o rarità per collezionisti.
Da notare le numerose composizioni del chitarrista Joe Perry, ben 5, ma sopratutto il brano We all fall down scritto da "The Queen of Ballad" Diane Warren ( già autrice di I don't wanna miss a thing).
Ma parliamo della musica!! Non c'è niente da fare, sono sempre loro, il loro sound è inconfondibile anche dopo un lungo digiuno discografico, la voce di Tyler non è graffiante come nelle antiche e famose epopee ma ancora di gran livello, la chitarra solista di Perry è molto più Rock nel vero senso della parola, meno melodica e mielosa, più spinta e accattivante grazie alla sua Gibson quasi certamente, la sua preferita tra le sue numerosissime chitarre.
Il disco parte subito forte con Luv XXX, tutta da saltare e gridare a più non posso, sarà un gran cavallo di battaglia nei loro futuri live show, potete scommetterci. Degno di nota la parte da corista per il figlio di John Lennon in questa traccia, Julian.
La seconda traccia Oh Yeah è un classico dalle loro corde, con la back voice di Lauren Alaina, la sedicenne che viene direttamente dal talent show America Idol dove il cantate della band è stato giudice e presentatore per 2 stagioni.
La graffiante Beautiful (con la presenza della figlia Mia nel coro) seguita dalla melodica e affascinante Tell me (dove Tyler suona il mandolino) ci dicono quanto quanto diverse siano state le composizioni durate quasi 5 anni, mantenendo al tempo stesso una certa ritmica e logica discografica creando un filo conduttore dove l'ascoltatore si aggrappa senza stancarsi.
Si arriva così a Out go the lights, graffiante e l'azzeccata ritmica che accompagnerà le nostre serate a Guitar Hero, potete scommetterci che lo troveremo nei prossimi aggiornamenti del famoso videogioco;l'armonica di Tyler e il riff di Perry è trascinante e riporta la mente a lidi lontani come Toys in the attic e Rocks. La loro miglior traccia a mio avviso, tutto ciò che mi piace sentire da questa band.
Legendary Child è il primo singolo fatto uscire dalla band ormai a Maggio, è molto potente radiofonicamente parlando, si basa sui famosi cori melodici della band e da una grande chitarra ancora una volta, davvero ben costruito.
Come non emozionarsi arrivando a What Could Have Been Love? Bellissima, melodica, strappalacrime e dannatamente ben cantata, evidenzia tutta la potenza vocale del sessantaquattrenne di NY. Traccia perfetta per un'altra eventuale colonna sonora.
Street Jesus è uno di quei brani che scorrono bene nel complesso, sono lì al punto giusto per rimandarti alla bellissima traccia precedente e proiettarti nella successiva con le meritate aspettative, a prescindere da questo ci si possono trovare dei bei spunti.
Finalmente un duetto, si perchè Can't Stop Loving You (tra i titoli più usati per una canzone) è cantata insieme alla brava interprete country Carrie Underwood, una struttura semplice e due voci molto sovrapponibili e adatte la fanno una bella hit radio.
Quando un chitarrista solista si mette a suonare un basso a 6 corde per l'occasione è sempre da notare, infatti in Lover alot, Perry si cimenta in questa avventura con successo e il brano veloce e molto hard rock si può sintetizzare nel classico movimento della testa su e giù in macchina!!
Altra ballata, stavolta scritta dalla Warren, We all fall down ha un testo davvero fantastico sulle difficoltà della vita come non ne vedevo da un pò, il piano di Tyler fà il resto scivolando tra le note fino al crescendo finale creando un'atmosfera paradisiaca.
Ma è ancora Joe Perry la sorpresa di questo album, con la voce principale e l'intera composizione di Freedom Fighters che ha come seconda voce niente di meno che di Johnny Depp, grande fan della band.
Ci avviciniamo alla fine del disco con Closer e Something (ancora cantata da Perry con Tyler alle percussioni) che si fanno ascoltare bene, non danno quel senso di tappabuchi, hanno un loro perchè e una loro ritmica particolare, troveranno il loro spazio sicuramente dal vivo.
Con la traccia conclusiva sale in cattedra Desmond Child, storico autore di canzoni che aiuta nella stesura di Another last goodbye, ottima chiusura degna di un disco sontuoso che ha come monito l'avvertimento che i 4 di Boston sono vivi e vegeti, sopratutto stanno alla grande.
Riassumendo, questa nuova fatica credo vada accolta per ciò che è prima di ascoltarla, ovvero il quindicesimo album di una rock band sulla scena ormai da 40 anni, con tutti i componenti fondatori in attività e con uno staff di autori e compositori a seguito formato da grandi nomi; rispetto quindi innanzitutto, per la voglia di mettersi in gioco di nuovo, per l'originalità nelle scelte e per ciò che rappresentano.
La voglia di comunicare qualcosa è espressa in un cospicuo numero di brani, 15 per alcuni sono troppi, per me invece che li aspettavo da una decina di anni sono quasi pochi! La considero una raccolta, di inediti ok, ma pur sempre una raccolta formata per accontentare quante più porzioni di pubblico possibili, dalle ballate alle radio friendly, alle tirate e corpose, alle ritmiche, alle alternative cantate da Perry.
Non ci si poteva certo aspettare un cambiamento musicale da una band del genere che ha scalato le classifiche a suon di brani delle stesso genere, oramai quasi interamente loro come per usarli come comparativo parlando per assurdo. La qualità della proposta musicale è davvero alta, non c'è niente di easy o frettoloso come in passato a mio avviso, ma tutto meticolosamente accostato con una certa logica e virtù.
Ma il meglio lo si vedrà sicuramente dal vivo con il Global Warming Tour che per ora toccherà solo date statunitensi ma con una grandissima fetta europea pronta a vederli dal vivo, si perchè è lì che sprigionano tutta la loro potenza, le lunghe giacche di pelle, i foulard di seta al microfono...
Aspettiamo con ansia!!


Qui lo potete ascoltare



Giuliao




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